Progetti e nuove opere per la Città Universitaria di Roma 1930-1960

Quando nel giugno del 1932, Marcello Piacentini viene chiamato a dirigere le fasi di progettazione e realizzazione delle opere per la realizzazione della Nuova Città Universitaria di Roma (1932 -1935), non trova davanti a sé un foglio bianco, quanto una serie vincoli che ne condizioneranno il volto. Questo lavoro mette a fuoco le opere di progettazione e realizzazione che dal progetto di massima di Gustavo Giovannoni con una grande piazza e statua al centro della composizione (1930), poi ripresa da Marcello Piacentini, si sviluppano e realizzano fino agli anni ‘60. Un progetto inedito di Gaetano Minnucci per la Facoltà di Architettura, testimonia della qualità professionale e artistica dei collaboratori di Piacentini. Dal dopoguerra fino al 1960, all’aumento vertiginoso della popolazione studentesca, e alla necessità di nuovi spazi e attrezzature per la didattica e per la ricerca, corrisponde un’intensa attività di qualificata progettazione, che vede negli anni ’50 il ritorno di Piacentini in veste di arredatore, ancora di Minnucci per il progetto del Teatro Ateneo e di Eugenio Montuori con l’edificio Tumminelli. Più tardi Giulio Pediconi e Mario Paniconi saranno autori di un originale progetto, anche questo inedito, per i nuovi edifici dell’Istituto di Matematica e per il palazzo delle Segreterie. Tuttavia la gran parte delle attività è svolta dall’Ufficio tecnico dell’ateneo, guidato da Francesco Guidi, che dall’inaugurazione del 28 ottobre 1935, guiderà il completamento degli edifici già avviati, e realizzerà una serie di ampliamenti, sopraelevazioni e superfetazioni dei maggiori edifici della Città universitaria fino agli anni ‘60.